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Allo stesso modo scegliere cibi di stagione signi(ica avvantaggiarsi di pro-
dotti raccolti in abbondanza nel momento di massima maturazione spon-
tanea, ricchi di principi nutritivi e perciò
salutari, e la grande disponibilità
li rende più
economici e quindi sostenibili.
La coltivazione fuori stagione necessita di una forzatura con l’uso di came-
re termiche e di dosi più
massicce di fertilizzanti, con un prodotto (inale
povero di nutrienti che non ha né
l’aspetto né
il gusto o il profumo di uno
coltivato in tempi e modi naturali. Lo stesso concetto può
essere applicato
tanto ai vegetali (frutta e verdura) quanto al pescato o alle carni di alleva-
mento. Un’eccezione alla stagionalità
può
essere riservata ai prodotti con-
gelati perché
le aziende conserviere per contenere i costi di produzione la-
vorano i prodotti freschi quando sono ben maturi e naturalmente abbon-
danti, cioè
seguendo le stagioni, cosicché
si può
essere certi di poter con-
sumare alimenti con tutte le proprietà
nutritive in ogni momento dell’an-
no. Ma come dosare i vari alimenti durante la settimana?
Dobbiamo pensare che l’essere umano è
onnivoro, il che signi(ica che il suo
intestino non è
né
lungo come quello di un erbivoro (che mangia esclusiva-
mente vegetali) né
corto come quello di un carnivoro (mangiatore di sola
carne) ma è
ibrido, la combinazione peggiore nel mondo animale. Anche la
dentatura è
mista e non è
specializzata in una delle due categorie: i molari
(adatti a lacerare le (ibre dei vegetali) sono pochi e i canini (delle lame che
penetrano nelle carni) sono piccoli. Sempre assecondando la memoria an-
tichissima delle cellule, la dieta migliore è
quella che si avvale della varietà
,
limitando carne e pesce ad un paio di porzioni alla settimana e integrando
la parte proteica con i legumi ma solo una volta al giorno e poi con cereali
integrali (non raf(inati che essendo troppo moderni per il nostro organi-
smo non sono ben accettati), e tanta verdura, frutta e semi oleosi per fare il
pieno di vitamine, sali minerali e grassi buoni. E quando è
possibile sce-
gliamoli di origine biologica cosı̀
evitiamo di intossicarci con prodotti chi-
mici velenosi come antiparassitari, anticrittogamici e fertilizzanti. Inoltre
evitiamo i prodotti commerciali come piatti pronti da riscaldare perché
pieni di aromi chimici e conservanti e quelli ricchi di elementi poco saluta-
ri come zuccheri, grassi di scarsa qualità
, coloranti, conservanti, ecc. Posso-
no esseri o accattivanti ma dannosi. Meglio qualcosa di semplice ma genui-
no, che se preparato con prodotti di qualità
anche saporito e goloso.
E allora, buona salute a tutti!>>.
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