Pagina 35 - Giornalino Scuola Volta 2015

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STORIE E RACCONTI
Cappuccetto Rosso a New York
C'era una volta una bella ragazza, con gli occhi azzurri ed i capelli neri.
Viveva con la mamma in una lurida catapecchia in un sobborgo di New
York ed era così sgarbata e cattiva che tutti la evitavano. Ogni volta
che usciva di casa si metteva uno strano cappello rosso, che le stava
davvero male e la gente la prendeva in giro chiamandola Cappuccetto
Rosso. Andava ogni giorno a trovare la nonna, che le preparava un fan-
tastico cestino pieno di cose buone da mangiare, visto che la mamma di
Cappuccetto sapeva cucinare a malapena un uovo sodo. Prima di andare
dalla nonna, amava passare dallo zoo, per poter stuzzicare un povero
lupo, sistemato in una piccola gabbia. Il lupo appena la vedeva arrivare,
si rifugiava nell'angolo più lontano dalle sbarre, per poter sfuggire agli
scherzi e agli insulti della ragazza. Un giorno in cui Cappuccetto Rosso
inveì su di lui con più cattiveria del solito, il lupo riuscì a cogliere nello
sguardo perfido della ragazza, un'infinita tristezza e smarrimento,
così colto da pietà le disse : "Senti, signorinella spocchiosella, perché
oggi non provi a prendere in considerazione che forse tu ed io potrem-
mo trarre beneficio l'uno dall'altra ?" Cappuccetto Rosso scoppiò in
una risata e sputacchiando rispose: "E in che modo caro lupo spelac-
chiato ?". "Io sono tanto solo chiuso in questa gabbia e tu, quanti amici
potrai mai avere con la tua simpatia?! Tu continua a venire allo zoo
tutti i giorni ma invece di scherzarmi, raccontami ciò che ti passa per
la testa e vedrai che diventeremo amici", sentenziò il lupo. Cappuccet-
to Rosso, tornando a casa, ci pensò e il giorno dopo passò prima dalla
nonna, andò poi dal lupo e dividendo con lui le leccornie del cestino, co-
minciarono a chiacchierare. Dopo qualche giorno il lupo disse a Cappuc-
cetto: "Ora che siamo amici, te la posso dire una cosa? Quel cappello è
davvero orrendo! Te lo posso mangiare?".
Victoria Arioli 1^E