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VITA DELLA SCUOLA
IL NATALE NEL MONDO
Per noi il Natale e un momento di gioia, di felicita e di armonia. L’atmosfera dei
regali e delle luci crea una specie di magia, le pietanze e i dolci sono così invitan-
ti… Ci si riunisce in famiglia e si prova il piacere di stare insieme.
Non ci rendiamo conto, pero, che in altri Paesi del mondo le cose sono molto di-
verse e che tanti ragazzi che vorrebbero festeggiare il Natale sono costretti a vi-
vere in luoghi in cui la loro vita e sempre in pericolo.
Il Natale rappresenta la possibilita che tutti noi abbiamo di aiutare il prossimo
ma anche di vivere la vita in modo sereno e gioioso, proprio come facciamo il
venticinque dicembre. Natale e tutti i giorni dell’anno, perche ci insegna che per
amare gli altri basta solo la volonta e la serenita: noi che possiamo farlo dobbia-
mo sorridere ogni giorno.
I poveri, i disagiati, le vittime dei paesi in guerra e tutti gli innocenti che muoio-
no per ingiustizie e conflitti del mondo, cercano di festeggiare il Natale tutti i
giorni della loro vita, sorridendo ad essa nonostante tutto e cercando, in ogni
modo, di renderla migliore.
Ogni anno, per le festivita natalizie, la maggioranza degli abitanti dei Paesi svi-
luppati mangia molte pietanze elaborate e compra i dolci classici come il panet-
tone e il torrone; spesso alcuni di questi cibi, per essere preparati, necessitano
di molta acqua ed energia. Nel sud del mondo, invece, come ad esempio in Nige-
ria, l’acqua e un bene preziosissimo e raro tanto che la quantita di acqua consu-
mata da uno di noi serve ad una trentina di persone per sopravvivere. A Natale,
in quei luoghi, la situazione non cambia e in questo giorno, come in tutti gli altri
dell’anno, adulti, anziani a bambini lottano per una vita migliore.
Non sempre e facile farlo. Nel mondo non mancano lo sfruttamento dei bambini,
la poverta e le difficili condizioni di salute che, insieme alle scarse risorse e alle
disuguaglianze sociali, rendono critiche le condizioni di vita nei Paesi in via di
sviluppo. Lo stesso e anche per molte famiglie disagiate in Europa: a causa della
delocalizzazione delle fabbriche, tanti lavoratori perdono il lavoro e, non